IL SARAPINO

IL SARAPINO

   Il Saracino con l’ape è un gioco che richiama la tradizione della giostra classica del Saracino, notoriamente basata sulla rievocazione di antichi eventi d’armi. 

In questa riproposizione in chiave moderna e un po’ goliardica il cavallo viene sostituito dal mezzo a motore più popolare nelle campagne del nostro recente passato: un’ ape.

L’ originale idea risale al Dopoguerra, momento in cui un gruppo di civitellini si adopera per mettere in scena una singolare versione di questo gioco d’armi, sullo spunto della ben nota Giostra del Saracino di Arezzo.

La Giostra si svolse nella stessa piazza del paese in cui viene riproposta oggi. Questo curioso incontro di Medioevo e moderna meccanica prende oggi il nome di Sarapino, combinazione, appunto, dei termini “saracino” e “ape”.

Il Sarapino si svolge la seconda domenica di Giugno, in questo contesto il paese di Civitella si presenta diviso in quattro Rioni, che corrono tre carriere ciascuno con il compito di difendere sul campo i propri colori contro il buratto per la conquista del “Retribuet”.

Due giorni prima della battaglia i capitani dei quattro Rioni convocano gli abitanti del paese per dar vita ad una cena propiziatoria detta Veglia delle Armi: una sorta di raccoglimento attorno a cavalieri e figuranti in vista dell’imminente sfida.
Il sabato, giorno prima della giostra, i quattro Rioni del paese attendono lo svelamento del Retribuet (premio che va al vincitore) e l’estrazione delle carriere che decreterà l’ordine di partenza per il giorno della battaglia.
Con l’auspicio di vittoria, i rioni brindano e mangiano nella piazza del paese per tutta la serata.

La domenica successiva alla giostra, nella chiesa del paese, i figuranti del Rione vincitore ringraziano la Madonna con un Te Deum, e al termine di esso viene anche reso noto il Rione vincitore del “Masgalano”, una sorta di premio al Rione che meglio si è distinto per portamento nei tre gioni di festa.